ATTIVITA’ SVOLTE
L’attività di distribuzione del gas naturale è un servizio pubblico esercitato in monopolio territoriale secondo criteri di neutralità, trasparenza ed efficacia nei confronti delle imprese di vendita, nonché efficienza nella gestione per ridurre i costi e quindi le tariffe di distribuzione ai clienti finali. Essa è regolata dall’AEEGSI (Legge 14 novembre 1995 n. 481). La normativa nazionale più recente (D.Lgs.164/2000), che ha dato impulso alla liberalizzazione del mercato del gas naturale in Italia in attuazione della direttiva n. 98/30/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998, ha imposto la separazione societaria della distribuzione del gas naturale da tutte le altre attività del settore gas. Più recentemente l’AEEGSI, con la deliberazione 11/07 s.m.i., ha imposto per la distribuzione del gas anche l’applicazione di obblighi in tema di separazione funzionale, amministrativa e contabile (unbundling).
Il D.Lgs.164/2000 attualmente prevede che il servizio sia affidato esclusivamente mediante gara per periodi non superiori a dodici anni. Gli enti locali che affidano il servizio (attualmente in forma associata) svolgono attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo sulle attività di distribuzione.
L’attività di distribuzione si colloca quindi all’interno della più ampia filiera del mercato del gas naturale liberalizzato che comprende l’approvvigionamento della materia prima gas naturale (produzione e importazione), la gestione delle infrastrutture (stoccaggio, trasporto e, appunto, distribuzione) dedicate a collegare le fonti di approvvigionamento ai clienti finali utilizzatori e la vendita ai clienti finali.
L’attività di distribuzione del gas naturale è effettuata tramite la gestione dell’impianto di distribuzione che consente il trasporto del gas naturale, per conto delle Società di vendita del gas (Utenti della Distribuzione), dai punti di interconnessione dell’impianto di distribuzione con le reti di trasporto nazionale o regionale del gas (cabine REMI) fino al punto di riconsegna (PDR) presso il cliente finale ed include la misura dei volumi riconsegnati.
L’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico ha inteso dare una definizione formale degli impianti di distribuzione:
“Impianto di distribuzione è una rete di gasdotti locali, integrati funzionalmente, per mezzo dei quali è esercitata l’attività di distribuzione; l’impianto di distribuzione è costituito dall’insieme dei punti di consegna e/o dei punti di interconnessione, dalla stessa rete, dai gruppi di riduzione e/o dai gruppi di riduzione finale, dagli impianti di derivazione di utenza fino ai punti di riconsegna e dai gruppi di misura; l’impianto di distribuzione è gestito da un’unica impresa distributrice”.
L’attività del distributore comprende in particolare:
• gli interventi di sviluppo degli impianti di distribuzione per effetto di richieste di allacciamento in aree non servite, ovvero concordati con gli enti concedenti, nonché di potenziamento reti a seguito di problematiche di portata o pressione di fornitura;
• la protezione catodica delle reti di distribuzione in acciaio;
• l’odorizzazione e condizionamento del gas naturale;
• la gestione tecnica degli impianti di distribuzione, anche mediante sistemi di telecontrollo;
• la ricerca ed eliminazione delle dispersioni;
• gli interventi di conduzione e manutenzione delle apparecchiature di regolazione e Misura ai Punti di Consegna fisici;
• il servizio di pronto intervento, gestione delle emergenze degli incidenti da gas;
• le operazioni commerciali e operative funzionali all’espletamento delle richieste di servizi/prestazioni presso il punto di riconsegna (switch, subentri, volture, allacciamenti, etc..);
• le attività di accertamento della sicurezza degli impianti interni secondo i criteri fissati dalla deliberazione AEEGSI 40/14;
• l’installazione e manutenzione dei misuratori e la rilevazione e registrazione delle misure del gas;
• l’attivazione dei servizi sostitutivi di alimentazione delle reti nei casi di sospensione dell’erogazione del servizio a seguito di manutenzioni, di dismissione, di estensione o potenziamento dell’impianto di distribuzione;
• gli interventi derivanti da interferenze con opere di terzi;
• la raccolta, aggregazione e trasmissione dei dati relativi all’allocazione dei quantitativi di gas trasportato;
• le attività finalizzate a raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico (TEE) fissati dalla normativa vigente.
Le principali norme di riferimento per la realizzazione e l’esercizio degli impianti di distribuzione sono le seguenti:
• DM 16/04/2008 “Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e dei sistemi di distribuzione e di linee dirette del gas naturale con densità non superiore a 0,8″
• UNI-CIG 9167 e UNI-CIG 9571 progettazione/costruzione e conduzione/manutenzione di cabine Re.Mi.
• UNI-CIG 8827-10390-10619 e UNI-CIG 10702 progettazione/costruzione e conduzione/manutenzione dei Gruppi di Riduzione della pressione.
• UNI-CIG 9165 progettazione/costruzione/collaudo di reti di distribuzione gas
• UNI-CIG 9860 progettazione/costruzione/collaudo di impianti di derivazione d’utenza
• UNI-CIG 9036 prescrizioni di installazione dei gruppi di misura.
Ulteriori informazioni sono disponibili nei seguenti siti istituzionali:
• Autorità per l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI);
• Comitato Italiano Gas (Normazione e Pubblicazioni).